Cos’è lo spreco alimentare

Ridurre la quantità di cibo che consumi e sprecare meno potrebbe proteggere il nostro pianeta da uno sviluppo incontrollato. Il cibo è una risorsa preziosa e bisognerebbe imparare a conservalo correttamente come facevano i nostri avi.

È anche uno dei fattori più importanti per la sopravvivenza umana. Negli ultimi decenni, siamo stati in grado di produrre più cibo che mai e nutrire miliardi di persone in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante tutti i nostri sforzi, la fame e la malnutrizione sono ancora una preoccupazione importante: secondo le stime delle Nazioni Unite, circa 815 milioni di persone erano denutrite nel 2017-2018. 

Negli Stati Uniti: secondo una ricerca del Washington Post, le persone che vivono nelle comunità rurali sprecano il 50% del cibo prodotto. Inoltre, secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, il 25% di tutto il cibo prodotto negli Stati Uniti viene buttato ogni anno.

Indice

Lo spreco alimentare è un problema globale. Perchè?

Perchè oltre il 40% della produzione alimentare è destinata a finire nella discarica. Questo significa che ogni anno, per lo stesso dato, sono circa 1 miliardo e 400 milioni di tonnellate di cibo che non arrivano sulle nostre tavole. Un dato incontrovertibile.

Le conseguenze economiche sono molteplici: si parla di circa $ 940 miliardi l'anno (oltre  1 trilione di dollari) solo per la spesa pubblica sostenuta dai governi locali e statali per i servizi sanitari legati all'obesità e alla malnutrizione derivanti dalla scarsità del cibo disponibile nella vita quotidiana dei cittadini; così come gli enormi costi sociali derivanti dalla mancanza di un pasto nutriente nelle famiglie meno abbiente;

la situazione in italia

La situazione italiana è, in realtà, ancora peggiore di quella europea. In Italia lo spreco alimentare è stimato in circa il 30% del fatturato netto (che è pari a circa 51 miliardi di euro), mentre nel resto dell’UE si attesta tra il 25 e il 30%. Negli ultimi anni, però, la percentuale degli scarti alimentari ha subito un incremento: nel 2014 si registrava un valore del 26% contro il 20% del 2010 (un aumento del 17%).

dai dati disponibili il cibo piú sprecato è la frutta, seguito dalla verdura, specialmente nella stagione estiva. A seguire il pane fresco, uovo e latticini, ben distanziati i cibi in scatola.

le cause dello spreco alimentare

  • Problematiche industriali: difetti nella produzione o nelle attrezzature, contaminazioni, ecc.
  • Problematiche di distribuzione: dal punto di vista logistico, il trasporto e la consegna dei prodotti alimentari. Per esempio, perdite dovute alla caduta di un camion o che si verificano in caso di ritardo o rottura del veicolo utilizzato per il trasporto.
  • Problematiche commerciali: pesantezze (la quantità di prodotti che supera il fabbisogno effettivo), volumi non raccomandati (quando c'è un'inclinazione a preferire le dimensioni più grandi dello stesso tipo di prodotto). Queste problematiche riguardano soprattutto gli alimentari confezionati e quelli senza confezionamento come frutta e verdura fresche ma anche latticini, carne e pesce perché è facile abituarsi a mangiare una certa quantità omogenea degli stessi generi alimentari tutti i giorni rendendosi conto solo dopo che c'è stato un surplus residuo in cucina
  • Problematiche preparative: il maggior consumatore non è necessariamente anche il più ricco; secondariamente la materia prima utilizzata per preparare gli alimentari può essere diversa da quella originale

Cosa fare

per ridurre lo spreco alimentare serve qualcosa a livello industriale, ma anche individuale. Per ridurre lo spreco alimentare serve qualcosa a livello industriale, ma anche individuale. Per esempio, le persone dovrebbero smettere di gettare il cibo che è ancora buono e imparare a conservarlo. Si può fare un gran bene all'ambiente degradato e all'economia nazionale se si smette di buttare via il nostro cibo. Inoltre, gli industriali devono produrre solo quello che gli acquirenti acquistano.

C'è un app che si chiama TOO GOOD TO GO, disponibile per Android e Iphone che permette ai consumatori di avere la lista del cibo in scadenza che viene venduto scontato dai supermercati e ipermercati della propria zona. Funziona bene, ma ancora molto è legato alla disponibilità dei supermercati che aderiscono.

Ci sono altre app anti spreco tra cui segnaliamo MyFoody, mentre BEST BEFORE è un app che tiene traccia della data di scadenza dei prodotti conservati in casa ed invia un alert quando stanno per scadere, un buon modo per evitare che qualcosa non sia consumato e vada quindi gettato nella spazzatura.

Author: admin

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